FOTO: Proprietà di Piemonte Land of Perfection
Tra le uve italiane a bacca nera più pregiate e difficili, il Nebbiolo è il vitigno autoctono Piemontese per antonomasia. Oggi diffuso su tutto il territorio regionale, è al tempo stesso sicuramente il più antico del Piemonte. Sull’origine del suo nome sono state avanzate diverse ipotesi: secondo alcuni deriverebbe da “nebbia”, poiché le sue uve vengono solitamente vendemmiate in ottobre, nel periodo delle nebbie mattutine; secondo altri questo vitigno è così chiamato perché i suoi acini sembrano costantemente “annebbiati”, in quanto ricoperti da abbondante pruina. Infine un’ipotesi più antica fa derivare il nome dal termine “nobile”, per la sua grande generosità; è infatti tutt’ora conosciuto anche come “la regina delle uve nere”.
E’ un vitigno molto esigente in fatto di lavorazione e concimazione, che predilige suoli ricchi di calcare, principalmente in posizioni collinari ben esposte al sole e ad un’altitudine compresa tra i 200 e i 450 m s.l.m., al riparo da gelate e dai freddi di primavera. Se ne ricavano vini forti e potenti, che spesso si esprimono al meglio in seguito all’invecchiamento. A seconda della zona di coltivazione, il Nebbiolo dà origine a una serie di grandi vini rossi orgoglio del Piemonte vitivinicolo.
 

VITIGNO NEBBIOLO

Colore bacca: nera.
Produttività: buona, più o meno costante a seconda della sottovarietà.
Foglia: di media grandezza, trilobata e talvolta pentalobata.
Grappolo: di media grandezza, allungato, con acini rotondi, di colore violaceo, molto pruinosi (la pruina è una sostanza cerosa responsabile della patina biancastra visibile sulla buccia dell’acino).
Epoca di maturazione: metà ottobre.
Vini a denominazione: Barolo Docg (100%), Barbaresco Docg (100%), Nebbiolo d’Alba Doc (100%), Alba Doc, Albugnano Doc, Terre Alfieri Nebbiolo Doc, Langhe Nebbiolo Doc, Roero Docg.