FOTO: Proprietà di Piemonte Land of Perfection
Molto diffuso soprattutto nelle Langhe e nel Monferrato, tra le province di Cuneo, Asti e Alessandria, il Dolcetto è uno dei vitigni autoctoni più tipici del Piemonte ed è coltivato in varia misura un po’ su tutto il territorio regionale. Questo vitigno a bacca nera viene citato per la prima volta in un documento storico del comune di Dogliani (CN), datato 1593, in cui si consiglia ai coltivatori di raccogliere le uve prima che fossero ben mature. Venne successivamente menzionato in una pubblicazione scientifica a cura del Conte Giuseppe Nuvolone Pergamo, allora vicedirettore della Società Agraria di Torino, che nel 1798 ne descrisse le qualità ampelografiche, identificando l’area di coltivazione prevalentemente nei dintorni di Acqui e di Alessandria.
Vitigno non particolarmente robusto o resistente alle malattie, il dolcetto predilige terreni calcarei ricchi di marne, solitamente ad altitudini comprese tra i 250 e i 600 m s.l.m., ma può maturare anche oltre i 700 m. Il nome deriva probabilmente dal termine piemontese “Dosset”, che si riferisce alla particolare dolcezza della polpa e al suo carattere di morbidezza, ma i vini che se ne ricavano sono esclusivamente asciutti e decisamente secchi, giovani, dotati di modesta acidità, che li rende particolarmente adatti al consumo quotidiano.
 

VITIGNO DOLCETTO

Colore bacca: nera.
Produttività: buona, ma non sempre costante.
Foglia: piccola, pentalobata, con colorazione rossa in prossimità dell’attacco del picciolo.
Grappolo: di forma piramidale, lungo, con acini di media grandezza, rotondi e di colore blu, tendente al nero.
Epoca di maturazione: metà settembre.
Vini a denominazione: Dolcetto di Diano d’Alba o Diano D’Alba Docg (100%), Dolcetto d’Alba Doc (100%), Dolcetto d’Asti Doc (100%), Dolcetto d’Acqui Doc (100%), Dolcetto di Ovada Superiore o Ovada Docg (100%), Dogliani Docg (100%), Colli Tortonesi Dolcetto Doc, Langhe Dolcetto Doc, Monferrato Dolcetto Doc, Piemonte Dolcetto Doc.