FOTO: Proprietà del CNR-IPSP
Il Malvasia di Schierano e il Malvasia di Casorzo sono due vitigni aromatici a bacca nera appartenenti alla famiglia delle Malvasie, termine con il quale vengono indicate numerose varietà, alcune delle quali si differenziano notevolmente tra loro per morfologia delle piante, colore e sapore. La famiglia deve il proprio nome al porto di Monembasia, in Grecia, punto di partenza per l'importazione di una serie di vitigni molto simili tra loro, capaci di dare vini corposi, spesso dolci, molto apprezzati nel Medioevo. Furono i Veneziani all’inizio del quindicesimo secolo ad avviare l’importazione di vini Malvasia che tra il 1500 e il 1700 divennero tra i più importanti d’Europa, e parallelamente a incoraggiare la diffusione di questi vitigni sul territorio nazionale, tanto che nel 1600 la produzione di questi vini prese a diffondersi un po’ in tutta Italia, cominciando a riportare le indicazioni geografiche di origine.
Tra le diverse varietà è diffuso in Piemonte il Malvasia di Schierano, coltivato prevalentemente in un’area compresa tra la provincia di Torino e la provincia di Asti, dando origine, in assemblaggio con uve Freisa, al Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC. Dalla Malvasia di Casorzo, coltivata nel comune omonimo e nelle sue immediate vicinanze, si ottiene invece l’omonimo vino a denominazione di origine controllata.
 

VITIGNO MALVASIA

Colore bacca: nera.
Produttività: abbondante.
Foglia: pentalobata o anche trilobata (Malvasia di Schierano).
Grappolo: di forma piramidale-cilindrica, alato (Malvasia di Casorzo), con acini ovali di colore blu-nero.
Epoca di maturazione: metà ottobre.
Vini a denominazione: Malvasia di Casorzo d’Asti Doc, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc.