FOTO: Proprietà del CNR-IPSP
Il Timorasso è un vitigno autoctono a bacca bianca dalle origini piuttosto antiche, in quanto presente da molto tempo nella zona di Novi Ligure e nel Tortonese. Viene descritto nel trattato “Ampelografia della Provincia di Alessandria” del 1875 di C. Leardi e P.P. De Maria e citato due anni dopo dal Di Rovasenda come “uva bianca buonissima”. La duplice attitudine di questa varietà, utilizzata sia per la vinificazione che consumata come uva da tavola, è confermata dal Bollettino Ampelografico del 1885 “Coltura delle uve da tavola in Italia”.
Recentemente riscoperto e rivalutato, prima della fillossera che ha distrutto molti vigneti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la coltivazione del Timorasso interessava un territorio piuttosto vasto nell’Alessandrino, nel Novese, nel Tortonese, spingendosi fino alla provincia di Pavia. Attualmente la coltura di questo vitigno è diffusa soprattutto nel Tortonese, in provincia di Alessandria.
 

VITIGNO TIMORASSO

Colore bacca: bianca.
Produttività: media e regolare.
Foglia: di media grandezza, pentagonale o cuneiforme, trilobata o pentalobata, con dentatura marcata.
Grappolo: di grandezza media o medio-grande, piramidale, con due o tre ali, da mediamente compatto a compatto con acini medio-grandi, sferoidali o ellissoidali nei grappoli più compatti, molto pruinosi (la pruina è una sostanza cerosa responsabile della patina biancastra visibile sulla buccia dell’acino), di colore verde giallastro.
Epoca di maturazione: metà settembre.
Vini a denominazione: Colli Tortonesi Timorasso Doc.