FOTO: Stefania Spadoni – Archivio Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero
Il Freisa è un vitigno autoctono Piemontese a bacca nera, diffuso soprattutto nell’Astigiano, nel Monferrato Casalese, nell’Alessandrino e nei dintorni di Cuneo. Non si hanno certezze in merito alle sue origini, ma la diffusione sul territorio piemontese di questo vitigno è testimoniata da alcuni tariffari del cinquecento su cui viene citato un vino di pregio chiamato Fresearum. Menzionato più volte in alcuni documenti storici del Settecento, in cui risulta essere coltivato in varie zone del Piemonte, il Freisa viene descritto ufficialmente dal Conte Nuvolone nel trattato ampelografico Calendario Georgico della Società Agraria di Torino (1799).
Esistono almeno due varietà di questo vitigno: la Freisa Piccola, presente prevalentemente in zona collinare e la Freisa Grossa, più produttiva ma che dà vini con minor carattere e personalità; questa seconda varietà è detta anche Neretta Cuneese o Freisa di Nizza ed è molto utilizzata nel Pinerolese e nel Saluzzese. Il Freisa predilige i terreni a struttura argillosa e marnosa, mentre la sua resistenza al marciume la rende adatta anche ai climi più umidi; caratteristiche che rendono questo vitigno particolarmente apprezzato, tanto da essere utilizzato nella produzione di diverse tipologie di vini, sia in purezza che unitamente ad altri uvaggi.
 

VITIGNO FREISA

Colore bacca: nera.
Produttività: buona.
Foglia: di grandezza leggermente inferiore alla media, trilobata, con lobi poco pronunciati.
Grappolo: allungato con gli acini ben distanziati fra loro, medi, rotondi e di colore nero bluastro.
Epoca di maturazione: inizio ottobre.
Vini a denominazione: Freisa d’Asti Doc (100%), Colli Tortonesi Freisa Doc, Langhe Freisa Doc, Monferrato Freisa Doc, Piemonte Freisa Doc.